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Cambiamento di stagione e avversità associate

Immunometabolismo stagionale: come il cambio di stagione influenza metabolismo, e come i nutraceutici possono modularlo

Virus respiratori

Il passaggio tra le stagioni, soprattutto dall’estate all’autunno, non rappresenta solo un cambiamento climatico: è un vero e proprio “stress test” per il nostro organismo. Le variazioni di temperatura, la riduzione delle ore di luce e l’aumento dell’umidità modificano profondamente il funzionamento del nostro metabolismo e del sistema immunitario.
Un campo di ricerca emergente, l’immunometabolismo, aiuta a comprendere come queste due dimensioni – metabolismo e difese immunitarie – siano intimamente collegate e perché durante il cambio di stagione aumenti la suscettibilità ai virus respiratori.

In questo articolo analizziamo come reagisce il corpo ai cambiamenti stagionali e quali strategie nutraceutiche possano supportare un adattamento fisiologico ottimale.

Cos’è l’immunometabolismo? Il ponte tra energia e difese immunitarie

L’immunometabolismo studia come il metabolismo cellulare influenzi il funzionamento del sistema immunitario.
Ogni cellula immunitaria – dai linfociti ai macrofagi – ha esigenze energetiche precise e cambia il modo in cui produce energia in base alla situazione:

  • durante un’infezione aumenta l’uso di glucosio (glicolisi rapida “pro-infiammatoria”)
  • quando è in fase di riposo o regolazione usa vie più lente come fosforilazione ossidativa e metabolismo dei lipidi
  • stress, freddo e carenza di luce alterano questo equilibrio

Quindi se il metabolismo è “in affanno”, anche il sistema immunitario perde efficienza, diventando più vulnerabile a virus influenzali, SARS-CoV-2, RSV e altri patogeni invernali.

Come il cambio di stagione altera il metabolismo

Citochine pro-infiammatorie

Con l’arrivo dell’autunno e la riduzione delle ore di luce, il metabolismo subisce una serie di adattamenti naturali:

Riduzione della produzione di vitamina D; la minor esposizione al sole diminuisce la sintesi cutanea di vitamina D, essenziale per metabolismo energetico, immunità innata e regolazione dell’infiammazione.

Aumento dell’appetito e del metabolismo glucidico; la diminuzione di luce e temperatura aumenta la secrezione di melatonina e modifica la sensibilità insulinica.
Il corpo tende a conservare energia, utilizzando più glucosio e accumulando grasso viscerale.

Maggiore infiammazione sistemica (low-grade inflammation); il freddo e l’umidità inducono la produzione di citochine pro-infiammatorie e alterano la funzione mitocondriale, aumentando la vulnerabilità ai virus respiratori.

Aumento dello stress ossidativo; le variazioni termiche impegnano le riserve antiossidanti endogene come glutatione, catalasi e SOD.

Risultato: il metabolismo entra in una fase di consumo energetico più elevato proprio mentre il sistema immunitario richiede più risorse per difendersi dai patogeni stagionali.

Come il cambio di stagione indebolisce il sistema immunitario

Influenza

La vulnerabilità autunno-invernale dipende da un mix di fattori fisiologici e ambientali:

  • Virus più stabili e persistenti al freddo; influenza, rhinovirus, SARS-CoV-2 e RSV sopravvivono meglio in condizioni fredde e secche.
  • Mucose più fragili; il freddo riduce l’idratazione e l’efficienza delle ciglia respiratorie, facilitando l’ingresso dei virus.
  • Maggior permanenza in luoghi chiusi; aumenta la circolazione dei patogeni.
  • Immunità “ingolfata” dal metabolic shift; quando il metabolismo si sposta verso vie energetiche meno efficienti, le cellule immunitarie rispondono più lentamente e con maggiore infiammazione.

La conseguenza è un periodo dell’anno in cui siamo più suscettibili a infezioni respiratorie, ricadute influenzali, riattivazioni virali e infiammazione cronica.

Nutraceutici per modulare l’immunometabolismo e potenziare la risposta stagionale

Una strategia efficace per sostenere l’immunometabolismo durante il cambio di stagione prevede tre obiettivi:

Potenziare lo scudo antiossidante endogeno

  • N-Acetilcisteina (NAC): precursore del glutatione, supporta la detossificazione e la protezione polmonare.
  • Vitamina C: rigenera altri antiossidanti e sostiene l’immunità innata.
  • Polifenoli (quercetina, resveratrolo): modulano l’infiammazione e migliorano la funzione mitocondriale.

Supportare il metabolismo immunitario

  • Vitamina D: essenziale per l’attivazione linfocitaria, la risposta antivirale e l’equilibrio infiammatorio.
  • Zinco e Selenio: fondamentali per la duplicazione cellulare e l’attività antivirale.
  • Omega-3 (EPA e DHA): modulano la produzione delle citochine, trasformando la risposta infiammatoria in risoluzione.

Rafforzare la barriera mucosale e il microbiota

  • Probiotici + prebiotici: favoriscono la funzione immunitaria intestinale (70% dell’immunità risiede lì).
  • Sambuco, timo e estratti vegetali antivirali: supporto naturale contro raffreddamenti e infezioni respiratorie.
  • Bromelina: mucolitica, antinfiammatoria, migliora drenaggio e respirazione.

Conclusione

Il cambio di stagione mette alla prova l’organismo molto più di quanto sembri: metabolismo, infiammazione e sistema immunitario si ricalibrano continuamente per adattarsi a nuove condizioni ambientali.
L’immunometabolismo ci offre una chiave di lettura moderna e innovativa per capire perché in autunno aumenti la vulnerabilità ai virus e perché la prevenzione nutraceutica diventa strategica.

Sostenere le difese immunitarie attraverso la modulazione del metabolismo, il potenziamento dello scudo antiossidante e il supporto al microbiota permette di attraversare la stagione fredda in modo più resiliente, energico e protetto.

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